L’analisi forense dei telefoni affidata a due superperiti
Attualmente i sospettati, finiti nell’inchiesta sullo stupro al Parco verde di Caivano, sono 10, di cui otto minorenni. A tutti sono stati sequestrati i telefoni cellulari e gli inquirenti hanno affidato a un esperto l’analisi dei dispositivi. Tutto fa pensare che dopo avere analizzato a fondo il contenuto dei device, il numero degli indagati possa salire. Le violenze che il gruppo ha inflitto alle due cuginette di 10 e 12 anni, infatti, pare andassero avanti da gennaio. E se sul cellulare del fratello di una delle due vittime non fosse arrivato un messaggio che lo avvisava di cosa stava accadendo, probabilmente sarebbero andate ancora avanti.
L’IPOTESI DELLE CHAT TELEGRAM
Sullo sfondo c’è anche un ulteriore scenario che si sta definendo: le immagini, foto e filmati delle violenze, sarebbero state veicolate su canali della messaggeria Telegram e rivendute. Un vero e proprio mercato pedopornografico, che farebbe da corollario a questa vicenda agghiacciante. L’indagine, per i maggiorenni, è affidata alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, mentre per i minorenni coinvolti alla Procura per i minori. Il primo provvedimento è stato quello di trasferire le vittime in un ambiente protetto, allontanandole da Caivano e successivamente il sequestro dei cellulari. Occorre ricostruire mesi di violenze, ma il contesto nel quale tutto ciò è maturato fa immaginare che si possa ulteriormente allargare l’indagine e che possa coinvolgere anche altri giovanissimi. Una delle due presunte vittime, secondo le indagini, avrebbe lei stessa realizzato alcuni video con atti di autoerotismo e li avrebbe inviati. E anche su questo si sta cercando di fare chiarezza.
L’INCARICO AFFIDATO A DUE SUPERPERITI
E proprio ieri è stato conferito l’incarico al consulente della Procura dei Minorenni di Napoli che si occuperà di procedere alla copia forense dei cellulari sequestrati agli otto ragazzi di età compresa 14 e 17 anni indagati per gli abusi sessuali. Si tratta del perito Lorenzo Laurato che consegnerà il risultato del suo lavoro entro trenta giorni, salvo proroghe. Ieri, ad Aversa, nella Procura di Napoli Nord, è stato invece conferito l’incarico all’ingegnere Carmine Testa, che si occuperà di svolgere lo stesso compito ma sui telefoni dei due maggiorenni di 18 e 19 anni, anche loro indagati per i fatti di Caivano.